Ci sono imprese che operano nel panorama dell’innovazione. Costruiscono ponti sul fiume delle sfide energetiche, offrendo un passaggio sicuro e fruttuoso a idee brillanti tra la riva della situazione attuale e quella di un futuro pulito e sostenibile. Un compito delicato e difficile, che svolgono grazie al contributo del loro capitale umano, composto da persone brillanti, che lavorano con entusiasmo perché allineate agli ideali aziendali.
A2A è una di queste imprese e si è unita a University Talent Challenge per individuare i talenti che formeranno la prossima generazione di professionisti che raccoglierà il testimone delle sfide in corso, rendendo possibile la trasformazione.
Se i piloni di questo progetto architettonico simbolico sono i giovani talenti, la forza che li tiene in posizione è l’innovazione, aspetto centrale del proprio operato. «L’innovazione ha un ruolo centrale in A2A, e il gruppo investe molto in ricerca e sviluppo» sottolinea l’HR della compagnia, palesando l’importanza di questo investimento come catalizzatore per un futuro energetico prospero.
Ma il cemento che solidifica la struttura è l’attenzione alla formazione e allo sviluppo delle competenze personali. La compagnia, guardando l’orizzonte, «ha sempre manifestato grande impegno su questi aspetti, anche attraverso la creazione di percorsi formativi ad hoc», permettendo a menti già brillanti di esserlo ancor di più nel tempo. «Coinvolgiamo le persone fin dal loro primo giorno in programmi di valorizzazione delle capacità e scoperta delle potenzialità. Le accompagniamo in percorsi di formazione interattiva ed esperienziale, perché crediamo siano momenti capaci di generare scambio, di stimolare idee e di innescare la voglia di migliorare e acquisire nuove competenze. Così, tra l’altro, creiamo un ambiente di lavoro propositivo e orientato alla qualità e alla partecipazione di tutti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali».
Il personale A2A, quindi, non è soltanto una forza lavoro. Sono custodi della transizione energetica e ambientale, change makers, come preferiscono definirli. Sono loro che, con le competenze e l’incessante voglia di imparare e innovare, mandano avanti il progetto di un futuro più sostenibile. «Le persone, il nostro bene più prezioso, sono al centro del cambiamento e del valore che creiamo – afferma con convinzione l’HR, evidenziando il ruolo centrale che ogni individuo riveste nel processo di cambiamento e crescita aziendale – Per noi è fondamentale dargli fiducia, perché condividano un forte senso di appartenenza. Vogliamo che crescano in un ambiente che gli permetta di conciliare la vita lavorativa con quella personale, migliorando e stimolando il loro impatto positivo sulla trasformazione che stiamo mettendo in atto. Vogliamo che al lavoro si sentano come se fossero a casa».
Al di là del ponte, c’è la visione di un’azienda che si trasforma, che mira a diventare un punto di riferimento nel panorama energetico e ambientale italiano. E l’HR ci guida attraverso questa visione: «L’obiettivo è quello di diventare il primo operatore integrato green e di servizi e generare un impatto positivo per il Paese in termini ambientali, sociali ed economici».
In questa prospettiva, la partnership con Artémat e University Talent Challenge è cruciale e conferma quanto A2A punti sui talenti emergenti per la costruzione di un futuro in cui l’energia sarà tutta pulita, sostenibile e accessibile a tutti. Dal medesimo punto di vista, dunque, University Talent Challenge è il terreno dove le idee innovative dei giovani incontrano l’esperienza e la solidità di un’azienda storica – anzi, una life company, come si autodefinisce – per avverare il domani energetico di cui abbiamo bisogno.